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    Senza conflitti si cresce di più

    di Basilio Puoti

    Nuove forme di collaborazione fra imprese e lavoratori, è questa la ricetta per la crescita dell'Italia. La proposta è stata lanciata nel corso del convegno dedicato al tema del lavoro "tra conflitto e partecipazione", organizzato dalla Fondazione Giovanni e Lucia Di Trapani, presso la sala del Parlamentino del palazzo della Borsa in via Sant'Aspreno a Napoli. L'incontro, tenuto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, ha visto a confronto rappresentanti del mondo delle imprese e dei lavoratori.


    L'obiettivo è cercare nuovi modelli di cooperazione scevri dai vecchi pregiudizi che oppongono da sempre le due categorie, nell'ottica di un rilancio e della crescita del sistema Paese. Il tema, affrontato nel croso di un convegno dibattito prtomosso dalla fondazione Giovanni e Lucia Di Trapani, ha ospitato le relazioni delpresidente della Fondazione Annamaria Di Trapani Falconio, del presidente della Camera di commercio di Napoli Gaetano Cola, di Piero Craveri, di Antonio Caldoro, Alberto Ciampaglia, Pietro Lezzi (ex sindaco di Napoli), Domenico Manno.

    Presenti inoltre Mario Rusciano direttore del dipartimento di diritto dei rapporti civili ed economico-sociali dell'università Federico II di Napoli, Piero Craveri preside della facoltà di lettere dell'università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Giovanni Di Trapani junior, ricercatore dell'istituto di ricerca sulle attività terziarie (Irat-Cnr), i dottorandi Antonio Baldassarre e Fabio Montebello.

    "In Italia e specialmente a Napoli — spiega il professore Mario Rusciano — nel periodo storico che attraversiamo, è necessario cogliere ogni occasione per discutere delle possibili convergenze tra imprenditori e lavoratori: non per negare l'innegabile conflitto di interessi tra gli stessi, ma per abbracciarne una concezione più moderna, depurata dai vecchi pregiudizi ideologici. Partendo dall'esperienza dei consigli di gestione nel dopoguerra, si può pensare a nuove forme di collaborazione fra produttori per la crescita del Paese.
    A Napoli e nel Mezzogiorno, in particolare, è necessario valorizzare al massimo i momenti di partecipazione per dare impulso a uno sviluppo che non sia soltanto economico e sociale, ma anche civile e politico. E aggregare a tal fine tutte le risorse umane, specie quelle delle giovani generazioni
    ".

    Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio alla fondazione Giovanni e Lucia di Trapani. "L'iniziativa di un convegno di studi sul lavoro "tra conflitto e partecipazione", con cui si ricorda Giovanni Di Trapani — si legge nel messaggio del Capo dello Stato —"costituisce un significativo omaggio alla figura di un autentico rappresentante del mondo operaio che, con passione, integrità personale e lungimiranza, ha saputo interpretare i valori della nostra Costituzione, in particolare il valore del lavoro.
    Ho conosciuto Di Trapani in gioventù a Napoli e ho già avuto modo di ricordare il suo concreto contributo alla nascita e allo sviluppo del movimento dei Consigli di gestione che, negli anni della ricostruzione nell'Italia riconquistata alla libertà e alla democrazia, si battè per l'affermazione del ruolo dei lavoratori nei luoghi di produzione e nella vita economica. Il "quadro operaio" Di Trapani concepì i Consigli di gestione come luoghi di confronto e di incontro, tra rappresentanti dei lavoratori e delle imprese sui problemi di ciascuna azienda. Questi organismi
    — continua Napolitano — anche se non ottennero un riconoscimento legislativo, costituirono uno straordinario laboratorio di idee e di partecipazione".

    Tratto da Il Denaro