Quello che si dona con amore non costa sacrificio nè aspetta ricompensa
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Cari genitori

Cari genitori...

Era questo l’inizio di ogni letterina,
che noi figli ci affrettavamo a nascondere, sulla tavola di Natale, sotto il tovagliolo di Papà, restando, poi, in ansiosa attesa che, con malcelato stupore, Egli la trovasse e la leggesse sotto lo sguardo commosso e nello stesso tempo compiaciuto di Mammà.

Vi prometto che sarò più buono, che studierò di più, che sarò più ubbidiente... erano più o meno sempre le stesse frasi, ma apparivano ogni volta nuove, forti, speciali perché al di là del fatto che apprezzavate la sincerità del momento, esse, suscitavano tacitamente in voi, un rinnovato orgoglio per i nostri buoni propositi.

Cari genitori...

Mammà e Papà sono state due persone "normali" come tantissime: di patrimonio materiale irrilevante non hanno avuto titoli di cui fregiarsi e la loro storia si è dipanata quasi esclusivamente nel "privato" della famiglia.

E’ proprio per questo che per noi, vostri successori, siete assolutamente speciali: eroi di quel quotidiano che abbiamo potuto condividere con Voi e nel quale ci avete trasmesso il vero patrimonio ed i titoli di cui vale la pena di fregiarsi.

La vostra esistenza, pur segnata da tanti avvenimenti, talvolta difficili da affrontare, e pur sempre superati da una forza di volontà non comune e dalla fiducia reciproca, ha perseguito sempre scopi nobili e non ha mai perso di vista sentimenti quali l’onestà, la dignità e la generosità.

La dirittura morale che vi ha guidato non ha mai vacillato nelle svariate vicissitudini disseminate sul vostro cammino, tanto da essere spesso additati come esempio di lealtà e di altruismo.

La vostra comunione di intenti ha avuto una "specialità": donare e donare con amore.

E, poiché il vostro agire non si è esaurito nell’ambito della famiglia, ci è sembrato naturale, ora che fisicamente vi siete allontanati, continuare nel vostro nome una tradizione fatta di atti amorevoli e di azioni rivolte a beneficio dei più bisognosi, senza che da questi ci si debba aspettare alcun il guiderdone.

E’ nata, così, con l’entusiasmo e il contributo di tutta la Vostra Famiglia la Fondazione Giovanni e Lucia Di Trapani che intende perseguire, come recita lo Statuto, finalità di solidarietà sociale, promuovendo e diffondendo lo stile del francescanesimo laico e la cultura del lavoro, quale elemento fondante del moderno umanesimo.

Ci auguriamo che questa Fondazione diventi un piccolo punto di luce in un universo banalizzato dalle circostanze della vita e dagli eventi che si susseguono senza tregua, negando alla persona l’opportunità di riflettere e di decidere su ciò che si può fare per gli altri.

Auspichiamo di vedere e di sentire il richiamo del sentimento che ha ispirato l’esistenza di Giovanni e Lucia Di Trapani: l’amore fine a sé stesso.

Di momenti d’amore è stata permeata la loro vita, tanto da sommergere quelli difficili, ed è significativo riportare un aneddoto che testimonia questa radicata consapevolezza: ad una persona che continuamente si lamentava dell’ingratitudine del prossimo anche più volte beneficato, Mammà recitò il suo pensiero in proposito:

Quello che si dona con amore, non costa sacrificio né aspetta ricompensa

Questa frase è diventata una massima di famiglia e ci piace che questo messaggio diventi il simbolo della Fondazione, assieme al logo, opera del famoso e generoso maestro Lello Esposito, che vede un cuore simbolo dell’amore e della vita, a cui tendono le mani di un uomo e di una donna.

Cari genitori...