Quello che si dona con amore non costa sacrificio nè aspetta ricompensa
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    Uno spettacolo di quell’eleganza che solo la musica riesce a creare….

    Il grande maestro d’orchesta Baren Boin all’inaugurazione della Scala ha letto al pubblico e al mondo l’articolo della Costituzione in cui si parla, tra le altre cose, del dovere di ogni Stato di destinare i fondi alla ricerca perché essa è finalizzata a proteggere la salute e il futuro delle nuove generazioni.

    La Fondazione Giovanni e Lucia Di Trapani nella sua terza edizione ha destinato i fondi raccolti a favore di una borsa di studio da attribuire a un giovane medico ricercatore ematologo da inserire nel Reparto di Ematologia dell’Ospedale Caldarelli di Napoli, sotto la direzione del Prof. Ferrara.
    E’ questo uno fra gli scopi istituzionali di questa Fondazione.

    Il 12 Dicembre nel pomeriggio, giornata piovosa invernale, insolita a Napoli, al Concerto di Santa Lucia, molte persone hanno affollato l’Hotel San Francesco al Monte, ex istituto religioso di una severità che contrasta con la natura bellissima che lo circonda.

    Malgrado sia uno dei momenti più difficili per la storia della nostra città, umiliata dalla cattiva gestione delle istituzioni, ai nostri occhi si è presentato uno spettacolo di quell’eleganza che solo la musica riesce a creare.
    Il maestro Pino Di Maio ci ha introdotto in un’atmosfera di distensione e di festa presentando i musicisti del Laboratorio Corale di San Pietro a Majella, diretto da Carlo Mormile, che ha eseguito un programma vario a livello internazionale con la maestria che la storia ha giustamente riconosciuto al nostro amato Conservatorio.

    Insomma per una serata abbiamo ritrovato l’armonia che la nostra città sembra abbia perduto per sempre.

    Nel contesto si è aggiunto il premio che la Fondazione ha dato al Rettore dell’Università di Napoli L’Orientale Lida Viganoni, persona molto attenta ai problemi sociali, consapevole del ruolo che la classe intellettuale ha nei riguardi della città dove vive e opera.

    Una sentita partecipazione collettiva a questa riunione che ricorda a tutti noi che Napoli ha bisogno di buoni cittadini i quali collaborino realmente con le istituzioni affinché questa voglia di sopravvivenza di una città ostinata e drammatica si volga verso un nuovo inizio di convivenza umana e civile.


    Mariolina Mignone


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